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mercoledì 9 novembre 2011

Dalla bambinaia

Ho forse 5 anni, capelli biondi e lunghi, occhi azzurri::  la bambola di mia madre.
Solo che ero un maschietto
Io venivo spedito alle suore, (che pena!)  e durante l'estate a una bambinaia.
Si giocava tutto il giorno. Io osservavo troppo,  fin troppo.
Una madre anziana e la figlia sui trenta passati erano le nostre bambinaie.
Noi, bambini e bambine.
Mi ricordo di essere sempre stato consapevole della attrazione che le bambine carine avevano su di me.
La madre anziana aveva l'abitudine di fare la dormitina pomeridiana, noi eravamo quasi sempre in un cortiletto antistante la casa a giocare mille giochi inventati. Li, una ragazzetta più grande ci insegnò "Va pensiero".
Spesso nei pomeriggi veniva il fabbro che lavorava di fronte che, non potendo fare rumore a quell'ora, visitava la figlia. Penso che lui fosse sposato. La visita era un po' particolare perché i due entravano in casa e chiudevano la porta che aveva vetri e tendine. Noi continuavamo a giocare noncuranti. Mica tanto! Io sapevo benissimo cosa facevano quei due. Erano le stesse cose che io volevo fare con Mariuccia ma non si poteva. La porta rimaneva chiusa per una ventina di minuti e poi si riapriva. Il fabbro se ne tornava ai suoi ferri e la signorina usciva fissandoci con un’aria ipocritamente severa..
Una volta, approfittando di un momento di disattenzione, porto  Mariuccia in un altro cortile oltre la casa da dove c’era il gabinetto esterno. Era estate, di quei giorni che ti accecano di sole, l'aria è ferma,  l'inedia frena il corpo e la mente trova viaggia. Io avevo sempre i pantaloncini corti in estate. In un baleno spingo Mariuccia nel cortiletto e l'abbraccio. Lei si cala le mutandine spontaneamente io presento dalla gamba dei pantaloncini una prepotente erezione da stecchino . Lei e io sappiamo cosa fare. Siamo in piedi e l'apposizione dura pochi secondi. Rumore alla porta, in un baleno ci mettiamo in ordine, io apro la porta e la signorina , ancora accaldata dal suo incontro amoroso, ci fissa, ci interroga sommariamente e ci informa che al gabinetto si va ad uno ad uno.
Certo.

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